Portale della Veronica - Famiglia Galiano

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Portale della Veronica

Recensioni > Galiano Alessia

Alessia Galiano e Enzo Longo

Portale della Veronica
Contributi per un percorso di lettura storico e strutturale

Libretto esplicativo del restauro a cura dell'Amministrazione Comunale di Mesagne


Flash - Mesagne 2005, pp. 30





Questo prezioso opuscoletto, grazie al contributo di tre esperti, offre ai lettori utili informazioni per conoscere la storia del Portale, i rilievi tecnici e artistici e le modalità di recupero.

Nella prima parte, Il Portale della Veronica (note storiche ed appunti d’arte) la dott. Alessia Galiano, Responsabile del Servizio Beni e Attività Culturali del Comune di Mesagne, richiama alla memoria dati editi sul portale perché il lettore possa agevolmente seguire un percorso storico della struttura. 
Confronta la trabeazione del Portale della Veronica appartenente alla chiesa rinascimentale SS. Annunziata di Mesagne con quella di S. Sebastiano di Galatone. 
Dal punto di vista stilistico la composizione plastica di Mesagne è di difficile lettura per le figure deteriorate (a piedi, a cavallo, sul carro) ed assume una forma scomposta per il movimento e le proporzioni tra la spazialità orizzontale e verticale; mentre quella di Galatone si differenzia per l’esecuzione “più di maniera”. La Galiano riporta alcune ipotesi di A.Franco, tutte da verificare in altre sedi, sul tema trattato che potrebbe ricondursi ad un avvenimento straordinario, comune alle due città. 
Individua gli elementi di “parentela e similitudine” tra i due edifici di culto coevi quali: lo stesso tema, le stesse maestranze, lo stesso ordine religioso dei Domenicani. In effetti i due fregi della trabeazione hanno un carattere celebrativo e trionfale. Nel concepire questa composizione – ipotizza la dott.Galiano – l’autore, lo scultore Bellotto Francesco da Nardò, avrà avuto un particolare influsso da altri ambienti e artisti esterni alla Puglia (Venezia, Napoli) gratificati dal “mecenatismo umanista”. I fregi del Bellotto richiamano le rappresentazioni trionfali riportate nelle incisioni di Francesco Colonna che raccontano temi classici e pagani. Questa interessante ricerca è integrata da una preziosa bibliografia per gli ulteriori approfondimenti.

Nella seconda parte, La conservazione collegata (i nuovi confini), Enzo Longo, architetto, dà una lettura tecnica dell’architrave e ne sottolinea il valore intrinseco. Questo portale, insieme ad altre opere e monumenti, stimola ad un ripensamento del concetto di bene culturale e della vita della città in rete con altre città (…città collegate con filoni culturali affini e complementari), secondo cui i “segni” facilitano il recupero dell’identità e della “memoria collettiva”.

Con la terza parte, Relazione finale del restauro, Michela Verdesca, restauratrice, conclude questo pregevole libretto, raccontandoci come ha operato su una pietra fortemente deteriorata per il processo dell’esfoliazione, per le intemperie, il guano dei colombi, le efflorescenze. Bene ha fatto l’Amministrazione Comunale di Mesagne, con questo restauro, a valorizzare un bene culturale che, con altre opere “ingombranti” un tempo e ora “salvate”, possono dare un maggiore impulso culturale ed economico alla città.  


Angelo (Lino) Galiano



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