Museo del territorio - Famiglia Galiano

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"Ugo Granafei"


Catalogo a cura di:  Assunta Cocchiaro
Alessia Galiano
Liliana Giardino
Armanda Zingariello

Iump Consulting s.r.l. Lecce

Stampa Perruccio.it, 2006, pp.49  




Questo catalogo riporta un notevole contributo da parte della dott.ssa Alessia Galiano, responsabile del servizio Beni e Attività Culturali della città di Mesagne, per l’organizzazione generale dell’evento di cui diremo fra breve. 
Il progetto dell’Amministrazione Comunale di Mesagne prevedeva un riordino strutturale dei beni archeologici ospitati in un piccolo museo con lo scopo di collocare questi e altri reperti archeologici rinvenuti da scavi passati, recenti e futuri in un più ampio e articolato spazio mussale, concepito secondo i più recenti requisiti deliberati dal Ministero dei Beni Culturali. 
Il complesso, che ben si prestava come contenitore dei reperti che testimoniano i vari insediamenti a Mesagne, specie quello messapico, è stato individuato: è il Castello normanno svevo che, restaurato e arredato, rende più fruibili questi beni. 
Il progetto, dal momento del concepimento alla fase ultima, ha richiesto anni di lavoro intenso da parte di persone esperte (plauso ben meritato) ed istituzioni che hanno offerto collaborazioni scientifiche e soluzioni logistiche. Non è stato, quindi, un lavoro improvvisato, ma condotto con metodo scientifico, con la sinergia di competenze di alto livello. 
Il catalogo attesta il lavoro preparatorio svolto, ma nello stesso tempo guida il visitatore nelle sale espositive del castello. Le sue pagine sono ricche di illustrazioni, grafici, foto, mappe, corredati da informazioni sapientemente confezionate dagli esperti che hanno curato l’allestimento. 
Dopo i qualificati indirizzi di saluto delle autorità (Comune, Sovrintendenza, Dipartimento Beni Culturali Università di Lecce), Armanda Zingariello illustra il percorso della fruizione, dalle esposizioni temporanee all’allestimento permanente; Alessia Galiano ricostruisce l’evolversi della conservazione dei beni archeologici dall’inizio del secolo scorso ad oggi, culminato con il “progetto complessivo di allestimento museale” a gestione comunale - nel piano terra del castello mesagnese – ed evidenzia i contributi scientifici offerti anche dall’Università di Lecce che ha realizzato una banca dati – progetto SITU – consentendo di avere un “quadro complessivo del livello di conoscenza archeologica di Mesagne”. 
Nelle pagine successive Cocchiaro e Galiano presentano la fase avanzata del progetto che vedrà in futuro l’utilizzo delle 15 sale del primo piano del castello; Cocchiaro fa una carrellata di iniziative finalizzate alla conservazione nel secolo scorso dei beni archeologici. 
Giardino poi illustra il sistema informatico di topografia urbana (SITU) e il Geografical Information System (GIS) in cui è possibile una rapida integrazione delle rappresentazioni cartografiche in forma anche tridimensionale (DTM). 
La novità ultima è che si può effettuare un “collegamento dinamico tra cartografia e archivi informatizzati” in cui è consentito inserire nello spazio geografico un alto numero di dati in un continuo aggiornamento (SIT). Grazie a questa opportunità sono emersi nuovi dati riportati ora nel nuovo percorso museale.  




Altre pagine vengono dedicate dalla Cocchiaro per parlarci dell’insediamento iapigio documentato da alcune stele; Giardino si interessa del periodo tra il VI secolo e la conquista romana. 
Ricche informazioni corredano le foto delle varie sepolture rinvenute in tre vie del centro storico di Mesagne, il tutto corredato da efficaci illustrazioni di reperti e delle varie fasi: scavo, smontaggio, rimontaggio, restauro, fruizione nel nuovo, definitivo, superbo museo: il Museo del Territorio Ugo Granafei. Ricca la bibliografia. 
  

Angelo (Lino) Galiano 



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